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Adattamento al calore 1

Adattamento al calore

by Paco Amoros

Ho la brutta sensazione che questa estate avrà un impatto negativo su molti corridori, triatleti, conducenti di rimorchi, ecc. e vorrei portare un po' di buon senso sull'argomento.
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A seconda della nostra condizione fisiologica, accetteremo meglio le temperature elevate o viceversa, ma è importante adattarci ad esse, per quanto possibile, poiché tutte le gare estive si svolgono in ore molto calde, sia al mattino che al pomeriggio (tranne la notte) e se ne siamo fuggiti, possiamo rischiare la nostra salute in una competizione.
Quando queste date arriveranno, se il nostro programma lo consente, Cerchiamo di evitare le ore calde uscendo per allenarci molto presto o di notte. È una buona opzione, ti piace di più la partenza e l'allenamento stesso, ma c'è lo svantaggio che il nostro corpo non si adatta al caldo, né alle ore effettive di gara. Non voglio dire che cerchiamo 14 ore per allenarci, ma sì, anche se non ci piace, dobbiamo uscire e affrontarlo, ma essendo molto chiari su cosa dobbiamo fare per proteggerci.
Di solito sudo molto quando mi alleno e nella mia vita quotidiana non mancano integrazione di sali minerali ed elettroliti, Diciamo che prevedo una possibile disidratazione, anche se piccola, che poi mi riguarderebbe.
Un errore comune è uscire senza maglietta, pensando che siccome il sole splende su di me, mi abbronzerò. Ma è preferibile coprire il nostro baule, con capi traspiranti come quelli di 42krunning. Il resto della pelle che è esposta, sempre con protezione, e la scusa che mi lascia la pelle appiccicosa non è più valida, ci sono creme solari molto buone, speciale per gli atleti e quasi più importante è il viso. La testa deve essere coperta oppure con una visiera o un berretto, ancora più importante se non hai più molti capelli, poiché il sole diretto sulla testa è una fonte di calore troppo pericolosa.
Ogni volta che usciamoallenarsi per più di 45 min, si consiglia vivamente di portare un certo tipo di idratazione anche se sono bottiglie da 200 ml, e se la scampagnata è lunga, bevi sorsi in tempi brevi, senza sete, perché quando il corpo chiede idratazione, è già tardi, ha già iniziato a disidratarsi. L'idratazione va sempre concepita in tre fasi, prima, durante e dopo, avanti, tutto il giorno.
Non prenderlo alla leggera una mancanza di idratazione può portare alla morte in casi estremi, come abbiamo potuto vedere con lo sfortunato triatleta francese qualche mese fa.
E infine, come ogni fase di adattamento, va fatta progressivamente, partendo con ritmi facili e brevi distanze e lasciando che il nostro corpo si adatti poco alla volta, se cioè abbandonando i ritmi di serie e soprasoglia, per tempi meno caldi.
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