Leggende dello sport. Eddy Merckx

Il miglior ciclista di tutti i tempi è nato il 17 giugno 1945 nella città belga di Meensel-Kiezegem Brabant. Eddy Merckx aveva tutto: classe, forza, temperamento, professionalità... Lo si vedeva fallire solo occasionalmente sulle alte vette. Il belga ha vinto tutto, o meglio, non ha fatto vincere 'quasi niente' agli altri. Altri grandi ciclisti come Ocaña, Gimondi e Zoetemelk dovettero subire dal 1966 al 1976 il grande 'cannibale', appellativo con cui il belga è ancora conosciuto. Merckx era interessato sia a un Criterium che al Tour de France stesso.

Era un fantino, cronometrista, scalatore e velocista. Insomma, ha disputato di tutto: grandi e piccoli giri a tappe, mondiali, classiche, record di tempo, ecc...

Il suo primo grande trionfo è stato proclamarsi campione del mondo dilettanti. Un anno dopo, fece il salto al professionismo nella prestigiosa classica della Freccia Vallone, precisamente il 29 aprile, quando non aveva nemmeno 20 anni. In tutta la sua carriera le sue gesta sono state innumerevoli: alla Milano-Sanremo, alla Parigi-Roubaix, al Giro delle Fiandre, tra le classiche, e al Giro d'Italia e, naturalmente, al Tour de France, tra i grandi. .

Delle sue sette apparizioni al round di gala, è stato proclamato il vincitore finale in cinque. Ha anche ottenuto 35 vittorie di tappa e ha indossato la maglia gialla di leader per 11 giorni. Ma la sua traiettoria nella corsa transalpina è stata altrettanto impressionante. Ha vinto cinque volte e un "positivo" lo ha privato di vincerne un altro.

Sempre per tre stagioni ha vestito la maglia iridata che lo ha definito campione del mondo assoluto. Come ogni buon belga, amava le classiche e nel suo palmares può vantare di aver ottenuto 32 vittorie in esse. Il record dell'ora era un'altra delle sue ossessioni e nel 1972 lo batté, in modo 'naturale', cioè con fatica e senza l'ausilio della tecnologia.

In totale furono 525 le gare che vinse in tutta la sua splendida carriera delle 1.800 a cui partecipò. Dopo aver ottenuto tutto, il 18 maggio 1978 saluta il ciclismo professionistico. Attualmente, tra gli altri investimenti, Eddy Merckx gestisce una fabbrica di biciclette che porta il suo nome.